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Skymetro: perché non va bene per Genova

Lo Skymetro nasce sulle ceneri del progetto Skytram che è stato bocciato dal Ministero per mancanza, fondamentalmente, di uno studio trasportistico. Sorprendentemente però il Ministro ha invece approvato questo progetto, che è sì il prolungamento della metropolitana, quindi non più una nuova tipologia di mezzi, ma ne ricalca molti difetti e ne aggiunge altri.
Ma procediamo con ordine:
Lo Skytram è un fungo che spunta nell’aprile 2018 nel PUMS presentato alla Città Metropolitana. Il PUMS, un documento che pur presentando a sua volta molti elementi problematici, era il risultato di studi trasportistici di un team di esperti, personale AMT guidati da un illustre docente: Enrico Musso. Si può ancora reperire su internet la versione di gennaio 2018. Ebbene, 4 mesi dopo compaiono 2 paragrafi che descrivono la possibilità di introdurre lo Skytram (linea sopraelevata di 8 Km con 6 fermate di un mezzo di nuova tipologia e tecnologia) senza alcuno studio di tipo trasportistico o economico.
Enrico Musso deve aver fatto buon viso a cattivo gioco dal momento che lo troviamo entusiasta alla presentazione dello Skytram reperibile su Youtube. Ma questo è un problema secondario.
Il cosiddetto Skymetro eredita dal precedente progetto i seguenti difetti:
1) Il percorso è in sponda sinistra dove, superata Piazza Garassini non ci sono praticamente residenze. Le uniche fermate che servono un po' di abitanti sono Piazzale Parenzo e Piazzale Adriatico. Le altre sono abbastanza isolate, in particolare alla Sciorba. Il grosso dei residenti è in sponda destra, quindi costi alti e bassa utenza.
2) I costi di manutenzione ed esercizio saranno elevatissimi anche solo riferendoci alle stazioni, che dovranno avere ascensori, scale mobili e probabilmente le porte di banchina e questo sarà un problema per i bilanci di AMT sempre in sofferenza.
3) Una soluzione sopraelevata come questa, come del resto la monorotaia, ha le fermate molto distanti e per arrivare ai binari occorre impiegare ulteriore tempo. La velocità non sempre compensa la perdita di tempo e diventa conveniente solo il viaggio di lunga percorrenza.
4) Ha un impatto visivo insostenibile. Oggi si tende a demolire le sopraelevate perché creano situazioni di degrado (vedasi sopraelevata oltre il Porto Antico). Inoltre spariranno i marciapiedi in sponda sinistra, occupati dai piloni.
5) Le strade sottostanti saranno destinate ad essere più sporche, più buie e molto più rumorose per l'effetto dell'eco del traffico che magari non avrà neanche più l'intralcio degli autobus, quindi più invivibili.
6) Le stazioni occuperanno ancora più spazio per scale mobili, ascensori e scale.
7) Verranno abbattuti gli alberi secolari di Corso Galliera, Corso Galilei e forse di Piazzale Marassi.
8) E’ sovradimensionato perché potrebbe avere una capacità di più di 5.000 passeggeri l’ora che si somma a quella dell’autobus che arriva a 2.500. Però quest’ultimo ha già una capacità sufficiente in base ai calcoli del PUMS. Praticamente per riempire tram e Skymetro occorrerebbe che tutti coloro che si spostano da Prato al Centro posteggiassero l’auto e prendessero i mezzi. Beninteso: sarebbe splendido se così fosse, ed è strano che ci troviamo scettici, ma purtroppo questa sovracapacità è frutto di calcoli fantasiosi e non di pianificazione.
9) Skymetro e busvia si faranno concorrenza, col rischio di vedere per entrambi corse di frequenza ridotta (AMT tende a ridurre frequenze e capacità dei mezzi quando li vede non saturi).
10) In nessuna parte dell'occidente si ipotizzano queste soluzioni, ma si porta il tram in centro e si tolgono le auto. Il tram può convivere con le zone pedonali (es. Strasburgo) e le aree interessate aumentano di valore per case e negozi (vedi le nostre Via S. Vincenzo, Via S. Lorenzo).
Inoltre, rispetto allo Skytram originario, si aggiunge il problema del binario unico che sicuramente rende più rigido il sistema. Se non altro l’infrastruttura è meno impattante, fuori dalle stazioni.
Con i costi di filobus in VB (470 Milioni) più i costi di questo fake-metro (400 Milioni), si potrebbe costruire una rete completa di tram che cambierebbe volto alla città (lo dice anche AMT nel progetto filobus che il filobus non ha le capacità di recupero urbano del tram).

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