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Skymetro – Esistono alternative più sensate

Ma perché un comitato che auspicherebbe un cambio di paradigma per la nostra città, che vedrebbe, in estrema sintesi, un forte incremento del Trasporto Pubblico e una riduzione dell'uso dei mezzi privati, dovrebbe opporsi ad un sistema di trasporto così potente? Lo Skymetro può trasportare fino a 5.000 persone nell'ora di punta mattutina.

Il motivo è semplice: esiste un progetto di AMT e del Comune, approvato e finanziato dal Ministero, denominato 4 Assi, che vede la realizzazione di 4 linee esercite da filobus che saranno le dorsali (linee di forza) della rete gestita dall'Azienda.

Ebbene, tale progetto è insufficiente e non inciderà minimamente sulla dipendenza dall'auto e dallo scooter dei genovesi perché, da progetto, i filobus viaggeranno già pieni senza alcuna possibilità di attrarre nuovi utenti. Inoltre il Comune ha deciso di utilizzare autobus elettrici a batteria, invece dei filobus, ancora meno capienti. E' stato, peraltro, intentato un ricorso al TAR da parte di Legambiente e dell'Associazione MobìGe.

Il finanziamento per tale progetto è di 470 milioni di euro.

A questo progetto, è affiancato lo Skymetro, finanziato con 400 milioni, che risulta invece fortemente sovradimensionato, perché come detto sopra raggiunge i 5.000 passeggeri l'ora, da sommare ai 2.500 della portata del filobus. E' come se quasi tutti coloro che da Prato raggiungono Brignole lasciassero il mezzo posteggiato e prendessero il mezzo pubblico: un sogno per gli ambientalisti! purtroppo frutto di un progetto velleitario non di uno studio trasportistico, previsto dalla legge ma mai presentato. La conseguenza sarà probabilmente la riduzione delle frequenze dei due sistemi per portare le capacità a numeri più realistici.

Si capisce quindi che la soluzione sensata è invece realizzare i 4 assi serviti dal tram, che arriverebbe a trasportare fino a 5.000 e più persone da Voltri a Nervi, a Prato, a Marassi. Tale numero di passeggeri è inoltre adeguato alla necessità di una rete che potrebbe vedere un aumento dell'utenza. Su una rete del genere si potrebbe costruire una città, come descritto in altre pagine linkate dal volantino, veramente vicina alle città più avanzate, caratterizzata da zone 30, isole pedonali, compenetrate e servite dalle linee tranviarie, veramente meno automobili (soprattutto le seconde auto), meno scooter (che si aggiungono alla prima auto), meno inquinamento atmosferico e acustico.

Il tram, come sostiene la stessa AMT nel progetto, supera le potenzialità del filobus e intorno ad esso, a differenza di filobus o peggio autobus, si può realizzare anche il recupero urbanistico della città. E' più confortevole, più capiente, interferisce col traffico, è più veloce, più economico, consuma meno energia. In Francia, negli ultimi 40 anni il tram è stato reintrodotto in quasi 30 città, che sono rinate urbanisticamente.

Gli 870 milioni sarebbero sufficienti per realizzare i primi 30 Km di una rete, che dovrebbe essere peraltro ancora più estesa dei 4 assi di AMT, ma finanzierebbero i primi lotti e sarebbero l'inizio di un reale "cambio di paradigma".

L'attuale amministrazione segue il principio per cui l'automobile non deve essere limitata e deve poter sempre raggiungere qualsiasi luogo della nostra città. Ebbene continueremo ad avere sempre la stessa congestione di oggi e con qualche sopraelevata in più.