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Non si uccide così una città? – 01/08/16

Ma per quale accidenti di motivo qualcuno si arroga il diritto di trasformare le strade e le piazze della mia città in un parcheggio? E con i miei soldi? Quale programma di governo della città ha previsto questi assurdi interventi?
Qui di seguito trovate le immagini di alcuni recenti interventi che ho avuto modo di vedere nella zona che frequento. Chissà quanti altri piccoli “ritocchi” saranno sparsi per la città, ognuno da qualche decina di migliaia di euro, probabilmente ricavati qualche piega del bilancio comunale.

Nuovi stalli in costruzione in Piazza Brignole al centro

Nuovi stalli in Viale Tahon di Revel

Ma perché devo assistere alla trasformazione di qualsiasi spazio libero in un’area di sosta? Perché non posso passeggiare per i luoghi che sono miei senza fare lo slalom tra moto e auto posteggiate, oltre a dovermi respirare vapori velenosi, sopportare il rumore del traffico e quant’altro?
Chi legge starà già pensando che questo è lo sfogo del solito rompiscatole-ecologista che non sa che fare in questi noiosi giorni di calura, che comunque le moto o le macchine bisogna metterle da qualche parte e che servono posteggi.
Sembriamo quei bambini disgraziati che vivono nelle baraccopoli o che fanno lavori inimmaginabili che, intervistati, sembrano sereni e si rendono conto della loro realtà solo quando il giornalista gli chiede cosa ne pensano della loro vita.
Viviamo in una situazione di caos, inquinamento, anarchia, stress senza neanche renderci conto che basterebbe solo un minimo di volontà, di organizzazione per avviarsi sulla strada che molte città, anche italiane, stanno seguendo.
I nostri non-amministratori, per non mettere a rischio la poltrona, assecondano queste idee folli, sapendo che i loro amministrati, nella condizione in cui si trovano, anche di ignoranza, non sanno che chiedere altro.

Per il Comitato Sì Tram - Rinaldo Mazzoni