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Ma di cosa stiamo parlando? – 16/04/16

Siamo astiosi, polemici, ipercritici. Ce l'abbiamo col Comune per partito preso. Scartiamo a priori l'ipotesi del filobus a 24 metri, ancora da omologare (!), ipotizzata e sponsorizzata dal Comune nel convegno del 13 aprile perché siamo innamorati del "nostro" mezzo, il tram. Non abbiamo un approccio razionale, ma emotivo. Qualsiasi altra soluzione ci fa schifo. È tutto vero.

Però è altrettanto vero che siamo curiosi. Già, ci piace curiosare trai documenti del Comune.
Perché lo facciamo? Per lavarci la coscienza e dare una giustificazione al nostro caratteraccio e alla nostra irrazionalità. E cosa scopriamo? Scopriamo che nel Puc, il più importante documento di programmazione comunale entrato in vigore nel dicembre 2015 ed approvato da questa maggioranza, sì, la stessa che odiamo pregiudizialmente, si afferma: "Attualmente è in corso un processo di partecipazione pubblica sul trasporto pubblico nella Val Bisagno che permetta, attraverso attività di comunicazione, laboratori /workshop, di coinvolgere tutti i cittadini interessati al tema al fine di definirne, in maniera concertata e condivisa, esigenze, vincoli ed opportunità della realizzazione della tranvia in Val Bisagno. L’obiettivo del processo di partecipazione è quello di costruire le linee guida per un progetto in grado di fornire risposte alle reali e diverse esigenze degli abitanti coinvolti."
E ancora: "A seguito di uno studio sul dimensionamento del sistema di trasporto sui suddetti assi (tra cui quello della Val Bisagno, ndr) si evidenzia come il sistema tranviario sia l’unico in grado di servire adeguatamente la domanda di trasporto prevista su tutti gli assi. Il tram consente inoltre, insieme al filobus, un abbattimento delle emissioni e presenta una sezione trasversale minore" (alleghiamo immagine - clicca QUI per visualizzare - dove si evidenziano i due passaggi, ed il PDF presente sul sito del Comune, pag. 32 "elettronica" e 536 del documento).

Ma come? Il Comune contraddice se stesso? Dopo aver aver dato il via libera al tram nel Puc, organizza in pompa magna un convegno dove propone alternative al tram, rimettendolo in discussione? Ma di cosa stiamo parlando?
Ah, dimenticavamo: vogliamo almeno sperare che non si ritorni più sull'individuazione dell'asse protetto. Nel quale far circolare il tram, naturalmente.

Per il Comitato Sì Tram - Marco Libertini
Collaboratore e webmaster - Andrea Briasco

P.s.: consiglio non richiesto rivolto agli amministratori del Comune. Pare che il Ministro Delrio abbia intenzione di concedere finanziamenti per il trasporto su ferro. Se non presentate in fretta un progetto di tranvia serio e credibile, correte il rischio di perdere l'ultimo tram. Non solo il "nostro", ma anche il "vostro".