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Giunta Bucci: che delusione…il sogno del tram in Val Bisagno è già “deragliato”? – 21/12/17

Leggiamo con un misto di stupore ed amarezza che il Comune di Genova ha chiesto i finanziamenti al Ministero per la prosecuzione della metropolitana sia verso Rivarolo sia verso Terralba mentre per il tram si vedrà, forse, con il nuovo Governo!
Quindi, non prima di tutto la Valbisagno, dove da tempo si è in attesa una linea di forza, ma avanti ancora con la metropolitana che ricordiamo, per come è stata realizzata a Genova, presenta un bilancio costi-benefici largamente deficitario, costata intorno al miliardo di euro ma senza apportare vantaggi significativi al trasporto pubblico.
Si dirà: bisogna dare un senso a quest’opera, oppure, ci sono già i progetti pronti e quindi possiamo agire subito. Non è proprio così: avremmo un doppione che interferisce con infrastrutture, quelle ferroviarie, che già esistono, visto che a Terralba è da tempo ipotizzata la fermata ferroviaria e si creerebbe un problema rispetto agli spazi disponibili; a Rivarolo significherebbe interferire con la Linea del Campasso o ipotizzare soluzioni impattanti di metropolitana sopraelevata tra le case. Ed esiste una linea (la Genova-Busalla) sottoutilizzata, che già oggi ha funzioni assimilabili di trasporto locale per la Valpolcevera e l’entroterra, e che aspetta solo di essere potenziata per offrire un servizio migliore di quello attuale.
Ma anche dal punto di vista tecnico i problemi da superare sono ancora molti, visto che a Terralba le Ferrovie non hanno mai dato il loro assenso a cedere gli spazi ed a Rivarolo bisogna ancora capire come far scendere il metrò fino a livello strada. In definitiva i due prolungamenti sono un investimento di cui è dubbio il ritorno, e presentano complicazioni significative sul versante tecnico e su quello politico.
Eppure è da tempo che si sa che il ritorno del tram a Genova è preferibile, non solo per le esigenze di mobilità, ma anche per la riqualificazione urbana che si porta dietro, di cui la nostra città ha bisogno come il pane. E se già era corretto parlarne 20 anni fa, quando città francesi con il ritorno del tram avevano cambiato letteralmente volto in meglio (e qualcuno a Genova, poco informato e molto “presumin” sghignazzava) adesso è evidente come la scelta sia non solo auspicabile, ma necessaria.
Ci era sembrato così che la scelta del ritorno del tram, in linea con l’approccio di rottura con il passato che sembra contraddistinguerlo, fosse uno degli obiettivi del sindaco Bucci. E per questo attendevamo fiduciosi i primi atti.
Invece, non solo si dà la priorità al tram in Corso Europa, che pur non negativa in sé non comporta un valore aggiunto di riqualificazione urbana (e non è più facile la gestione dei cantieri, anzi) ma si è alla fine arrivati alla richiesta di finanziamento per il prolungamento del metrò. E con il Professor Musso che dichiara che il tram lo vedremo, se va bene, tra 5-10 anni.
Insomma, dopo tanti annunci siamo né più né meno ai mediocri scenari della precedente Giunta Doria, con alcuni consiglieri che vorrebbero anche abolire la corsia di Corso Europa (dove passerebbe il futuro tram).
Non crediamo che queste siano le prospettive di basso profilo che aveva in mente il Sindaco Bucci quando si era candidato e ci chiediamo come mai, dopo che persino un Processo di Partecipazione nel 2011 ha provato che il tram in Valbisagno non solo è la scelta migliore ma è anche condivisa da larga parte della popolazione, e visto che esistono studi che hanno già ipotizzato percorso e ricaduta sul territorio, l’Amministrazione invece si indirizzi verso le scelte fallimentari del passato, drenando risorse che potrebbero subito cambiare in meglio il volto della città, partendo in primo luogo dalla Valbisagno.

Il Comitato Sì Tram - rif. Mazzoni 3351032952